I senolitici riducono le crisi epilettiche da displasia corticale

 

 

ROBERTO COLONNA

 

 

NOTE E NOTIZIE - Anno XXI – 18 maggio 2024.

Testi pubblicati sul sito www.brainmindlife.org della Società Nazionale di Neuroscienze “Brain, Mind & Life - Italia” (BM&L-Italia). Oltre a notizie o commenti relativi a fatti ed eventi rilevanti per la Società, la sezione “note e notizie” presenta settimanalmente lavori neuroscientifici selezionati fra quelli pubblicati o in corso di pubblicazione sulle maggiori riviste e il cui argomento è oggetto di studio dei soci componenti lo staff dei recensori della Commissione Scientifica della Società.

 

 

[Tipologia del testo: RECENSIONE]

 

Le malformazioni encefaliche che interessano la corteccia cerebrale, quali la displasia corticale focale tipo II (FCDII), sono associate a epilessia evolutiva resistente al trattamento farmacologico, che dunque richiede il ricorso alla terapia neurochirurgica. La FCDII è causata da mosaicismo somatico dovuto a mutazioni post-zigotiche nei geni della via PI3K-AKT-mTOR, che produce un sotto-insieme di cellule dismorfiche aggregate all’interno di tessuto cerebrale sano.

Theo Ribierre e colleghi hanno dimostrato una correlazione tra l’attività epilettiforme in sezioni sottili corticali acute, ottenute dall’intervento chirurgico condotto su cervello affetto da FCDII, e la densità dei neuroni dismorfici. Seguendo questa traccia, i ricercatori hanno sviluppato un’indagine sulla natura delle alterazioni dei neuroni, scoprendo elementi molecolari distintivi che li hanno condotti fino alla sperimentazione di una possibile terapia.

(Ribierre Theo et al. Targeting pathological cells with senolytic drugs reduces seizures in neurodevelopmental mTOR-related epilepsy. Nature Neuroscience – Epub ahead of print doi: 10.1038/s41593-024-01634-2, 2024).

La provenienza degli autori è la seguente: Sorbonne University, Brain Institute – Paris Brain Institute – ICM, Inserm, CNRS, AP-HP, Hospital of Piety Salpêtrière, Paris (Francia); Neurosurgery Service, AP-HP, Lariboisière Hospital, Paris (Francia); GHU Paris, Psychiatry and Neurosciences, Paris (Francia); University of Paris City, Service of Pathologic Anatomy, DMU DREAM, UMR 1141, INSERM, Paris (Francia); Department of Pediatric Neurosurgery, Rothschild Foundation Hospital, Paris (Francia).

Theo Ribierre e colleghi hanno, in particolare, scoperto nei neuroni epilettogeni numerosi contrassegni molecolari indicatori di senescenza cellulare, tra cui: 1) l’espressione di p53/p16; l’espressione di SASP; 3) l’attività della β-galattosidasi associata ai processi di invecchiamento.

I ricercatori hanno così sperimentato l’impiego di farmaci senolitici per verificarne l’effetto sulla fisiopatologia responsabile delle crisi epilettiche.

La somministrazione di dasatinib/quercetina riduceva il carico di cellule senescenti e, in un modello murino di FCDII preclinica, ossia MtorS2215F, diminuiva in modo significativo la frequenza delle crisi epilettiche. Questa sperimentazione ha fornito una prova di concetto che la senoterapia può essere un utile approccio in neurologia, nella cura finalizzata al controllo degli episodi critici nelle persone affette.

I risultati dello studio di Theo Ribierre e colleghi aprono la strada a una nuova strategia terapeutica dell’epilessia secondaria a malformazioni focali displasiche, consistente nel mirare al bersaglio delle cellule nervose senescenti mutate nella corteccia cerebrale dei pazienti.

 

L’autore della nota ringrazia la dottoressa Isabella Floriani per la correzione della bozza e invita alla lettura delle recensioni di argomento connesso che appaiono nella sezione “NOTE E NOTIZIE” del sito (utilizzare il motore interno nella pagina “CERCA”).

 

Roberto Colonna

BM&L-18 maggio 2024

www.brainmindlife.org

 

 

 

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